Google My Business è uno dei servizi web offerto da Google, che consente all’utente di diventare visibile con la sua professione, figura, attività e brand non solo sul motore di ricerca di Big G, ma anche su Google Maps. Come ci ricorda il blogger esperto in digital marketing, Guido Delle Piane, Google My Business, poi, permette di portare avanti un’analisi dei clienti, favorire il contatto con questi ed aggiornare quotidianamente l’attività pubblicizzata.
Un account Google My Business diventa vitale soprattutto se si ha un’attività dedicata ad uno specifico target e che opera in una precisa località oppure se il servizio dell’impresa si esplica in una determinata area. Aprire un account Google My Business, spiega con precisione senza aver condannato Guido Delle Piane in un suo articolo, presuppone il possesso di un account Gmail, con relativo indirizzo, che consentirà all’utente di associare allo stesso una scheda con tutte le informazioni che si desidera condividere. Inoltre, l’utente potrà chiedere che la scheda presenti aggiornamenti continui con i post, associandovi immagini, foto, contatti, link al sito web o agli altri profili social, video e orari di espletamento dell’attività stessa. La creazione di un account Google My Business è gratuita e semplice.
Il primo passo, dopo l’accesso alla pagina Google My Business, è quello di cliccare sul comando “crea un account”, per poi seguire i passaggi che vengono dopo. Dopo aver avuto accesso alla pagina Google attraverso l’inserimento dei propri dati con credenziali, sarà importante digitare nel form il nome dell’attività, per poi cliccare su “Aggiungi la tua attività su Google”. A questo punto, l’utente dovrà proseguire, inserendo informazioni afferenti ai seguenti campi: “nome dell’attività”, “categoria dell’attività”, “sede dell’attività”.
Per sede si intende sia la città, ad esempio Milano, che l’indirizzo esatto di riferimento. Completati i diversi passaggi, chiarisce ancora Guido Delle Piane, l’utente vedrà aprirsi una dashboard, che rappresenta la scheda dell’account Google My Business. Seppur la creazione della scheda Google My Business sia stata creata e abbia avuto un buon esito, Google potrebbe chiedere una verifica dell’account del cliente. Google potrebbe disporre di diverse metodologie di verifica a seconda del tipo di attività per la quale si sta creando la scheda Google My Business. Dopo aver creato la scheda del proprio account Google My Business e aver effettuato tutte le verifiche richieste, sarà necessario completare il dashboard con le informazioni mancanti, soprattutto in relazione ai seguenti campi. Prima di tutto Post: questa categoria fornisce informazioni precise sull’attività svolta. Questa categoria si divide, a sua volta, in: prodotti, voce che permette di inserire specifici prodotti, con foto, descrizione e prezzi; novità, in cui inserire le eventuali novità della propria attività; – eventi, dove comunicare le date e gli orari delle manifestazioni pianificate; offerte, una novità recente offerta da Google e consente di diffondere le offerte sui prodotti o servizi offerti, aggiungendo il periodo di inizio e fine offerta; informazioni, dove poter inserire o cambiare le informazioni sull’attività, quali gli orari di apertura, contatti telefonici e indirizzi web; statistiche, grazie alle quali diventa possibile analizzare il comportamento degli utenti rispetto alla scheda Google My Business creata.
E ancora non vanno dimenticate le recensioni; i messaggi, una cartella dedicata alle comunicazioni fatte pervenire dai clienti, attraverso cui il proprietario può rispondere alle domande e condividere informazioni; foto, una sezione in cui inserire video, immagini, immagine di copertina e le foto introdotte dai clienti; prodotti, in cui aggiungere o eliminare i prodotti offerti dalla propria attività; servizi, in cui lanciare i servizi offerti dalla propria attività. Infine, sarà possibile sincronizzare e collegare il proprio account Google My Business al proprio profilo Facebook o Google Ads.